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gettoni telefonici

Se hai questi gettoni telefonici hai un piccolo tesoro!

Ve li ricordate i gettoni telefonici che si utilizzavano per fare le chiamate dalle cabine pubbliche? Erano un oggetto usato in sostituzione della più classica moneta. Magari in un vecchio ripostiglio ne hai trovato qualcuno e ti chiedi quale valore abbia. Alla pari delle monete rare possono riservare piacevoli sorprese. Un collezionista sarà disposto a pagare sulla base di diversi fattori, tra cui l’anno di conio, lo stato e la conservazione. 

Gettoni telefonici

Il corrispettivo economico di un gettone telefonico non è mai semplice poiché non si tratta di normali monete rare. Al giorno d’oggi il prezzo minimo calcolato in euro è di circa 1 euro. Che può subire notevoli incrementi a seconda di particolari condizioni. Sulla facciata di ciascun pezzo sono incise cifre o sigle. La chiave di lettura per riconoscerle e il punto di partenza nella stima. Per un esperto sarà relativamente facile recuperare le informazioni su uno specifico modello, consultando un aggiornato catalogo, riportante i numeri presenti. 

Pioniera la Sipel nel 1927

A realizzare il primo gettone telefonico in Italia fu Stipel, che poi divenne Sip, per la Fiera Campionaria di Milano del 1927. Composto in nichel, rame e zinco era unicamente usufruibiei all’interno della fiera. Essendo l’antesignano, i fortunati possessori avranno modo di ricavarci una interessante somma. A seconda dello stato di conservazione, il valore va da un minimo di 60 a un massimo di 85 euro. 

Sebbene abbastanza comune, ha comunque una quotazione superiore alla media il gettone con sigla 7809 dell’anno 1978. Se in ottime condizioni si va dai 5 ai 15 euro. Il pezzo contrassegnato dalla sigla 7607 raggiunge soglie maggiori, tra i 10 e i 30 euro. Insomma, non si diventerà ricchi, ma rispetto allo standard non è davvero niente male.