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Ecobonus 110

Ecobonus 110: conseguenze se condominio boccia lavori

Se l’assemblea condominiale non approva la riqualificazione dell’intero edificio, l’Ecobonus del 110 per cento può riguardare gli interventi sul singolo appartamento. A stabilirlo è l’Amministrazione finanziaria, mediante la risposta all’interpello n. 408 del 24 settembre 2020. Dunque, il singolo condòmino avrà facoltà di montare il cappotto termico sull’area di relativa pertinenza. 

Ecobonus 110: accesso subordinato ai requisiti del decreto Rilancio

L’accesso all’Ecobonus del 110 per cento rimane, comunque, subordinato al rispetto dei requisiti generali indicati nel decreto Rilancio. Il lavoro deve riguardare almeno il 25% della superficie perimetrale lorda del condominio e comportare il miglioramento di due o più classi energetiche. Escluso dal provvedimento il cappotto termico sulle pareti interne, a meno che non figuri come lavoro trainato. 

Nel caso di specie, un contribuente, proprietario di un appartamento in condominio, ha chiesto delucidazioni all’Agenzia delle Entrate. È sua intenzione godere dell’incentivo fiscale previsto per lavori di riqualificazione energetica. L’assemblea del palazzo in cui vive non ha dato il via libera per la posa in opera del cappotto termico sull’intera struttura. Tuttavia, ha dato modo ai singoli abitanti di porre in essere l’intervento sull’involucro del perimetro della relativa pertinenza. 

Anche in tal caso il contribuente avrà la facoltà di accedere all’Ecobonus 110 per cento. Qualora non ottenga il nulla osta per il cappotto termico “parziale”, potrà commissionare la prestazione sulle pareti interne della relativa abitazione. 

L’agevolazione del 65% resta pur sempre valida

Laddove installare il cappotto termico esterno sulle pareti di propria pertinenza risulti impossibile da attuare, o se dalla preliminare valutazione tecnica dovesse emergere l’impossibilità ad adempiere ai vincoli dettati dal legislatore per l’accesso alla detrazione, resta valido il diritto di trarre giovamento dell’Ecobonus ordinario, con aliquota al 65 per cento, accedendo alla cessione del credito d’imposta o allo sconto in fattura.