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cubi formano la parola tasse

Quanto risparmierebbero gli italiani con la media delle tasse della UE? Il risultato è da non credere!

Le tasse sono una delle note dolenti per gli italiani. È risaputo che nel nostro Paese l’imposizione fiscale è elevata, tra le più alte in Europa, però finora mancavano dei paragoni con il resto del Vecchio Continente. Ebbene, quante tasse paghiamo in più rispetto alla media continentale?

Tasse in Italia: la differenza col resto d’Europa

La CGIA di Mestre ha eseguito una ricerca per stabilire in quale misura incidono le tasse sui conti delle famiglie. Tuttavia, nello studio non ha preso in considerazione quanti soldi gli italiani versano in più rispetto alle altre Nazioni. Ha individuato quanto i contribuenti avrebbero modo di risparmiare ogni anno, se solo venisse applicato un regime fiscale pari agli standard UE.  

La logica della Associazione degli Artigiani di Mestre è chiara. Applicando la tassazione media all’interno dell’Unione Europea quanto potrebbe sborsare un contribuente italiano?

Per fornire una risposta specifica ha, innanzitutto, misurato qual è la media della tassazione nella Unione Europea. Ha scoperto che, a livello di nucleo familiare, in Italia si pagano tasse in misura maggiore del 2,2 per cento rispetto agli standard d’Europa. 

Ricorrendo a un’imposizione fiscale sull’esempio del Vecchio Continente, ogni famiglia italiana avrebbe risparmiato circa 1.500 euro nel 2019. Lo scorso anno ciascun nucleo avrebbe potuto, quindi, contare su una ulteriore mensilità se il “conto” presentato dall’Agenzia delle Entrate fosse stato non dissimile dell’Unione Europea. Difatti, 1.500 euro corrispondono allo stipendio medio mensile di un dipendente. 

La soluzione ideale

Un tesoretto che si sarebbe potuto spendere per servizi e beni e perciò alimentare sia i consumi che la crescita economica. Di conseguenza, la CGIA di Mestre auspica in una decurtazione drastica delle tasse. Indicando in un taglio tra il 3 e il 4% come la soluzione ideale per ridare slancio all’economia della penisola.

Ciò condurrebbe a mancate entrate per lo Stato di circa 20 miliardi. Che andrebbero recuperati riducendo le agevolazioni fiscali e la spesa pubblica.