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Partite iva e lavoratori autonomi

Riduzione contributiva, cosa fare entro il 28 febbraio

La riduzione contributiva per i lavoratori autonomi è un aiuto molto importante, ma purtroppo sta per giungere al termine, vediamo insieme i requisiti per averla.

Parliamo della riduzione contributiva per i lavoratori autonomi che hanno aderito al regime forfettario. Una misura molto importante che comprende una vasta area di lavoratori autonomi, dagli artigiani ai commercianti, che include infine anche alcuni professionisti. L’importante è essere iscritti alla Gestione Separata INPS. Un fattore fondamentale questo, che impedisce il beneficio di questa riduzione, a tutti quei professionisti che hanno una personale cassa di previdenza. Dal momento che la legge di Bilancio ha incrementato la soglia minima dei ricavi utili a fruire della riduzione, la platea dei potenziali aventi diritto è cresciuta molto. Ma bisogna fare presto, perché il termine ultimo è fissato per il prossimo 28 febbraio.

Per i forfettari riduzioni contributive INPS con sgravi del 35%

Una riduzione pari al 35% della contribuzione previdenziale dovuta all’INPS, questo ciò che prevede la misura. Che, come già detto, nell’ultima manovra di Bilancio è stata ritoccata dal punto di vista della soglia dei ricavi da non superare, salita ora a 85.000 euro. Parliamo dei ricavi utili ad essere dentro il regime forfettario, che consente di pagare una IRPEF ridotta in misura fissa al 15%. E adesso i lavoratori dentro questo regime entro il 28 febbraio potranno richiedere anche lo sconto sui contributi all‘INPS.

Altre cose da chiarire su regime forfettario e sconto contributivo

Partite iva e lavoratori autonomi

Ricapitolando, artigiani, commercianti e professionisti in regime forfettario possono richiedere il regime contributivo agevolato che porta in dote il 35% di sconto sui contributi previdenziali. Si ricorda che il regime forfettario riguarda sostanzialmente autonomi che hanno conseguito ricavi e redditi fino ad 85.000 euro lo scorso anno. Ma serve anche il dimostrare di non aver superato i 20.000 euro sulle spese sostenute nel periodo fiscale precedente alle voci di lavoro dipendente, lavoro accessorio o lavoro in regime di collaborazione.