CCSNews
Isopensione

Isopensione: possibilità di andare in pensione fino a 7 anni prima

Estensione dell’isopensione al 2026, ecco la novità del momento dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe con pensione 7 anni prima.

Via libera al disegno di legge del Decreto Milleproroghe, un contenitore di misure che vanno dal fiscale al previdenziale. Il DL n° 198 del 2022 è ormai definitivo e in materia pensionistica una novità è quella che riguarda la cosiddetta isopensione. La misura che consente di anticipare l’uscita dal lavoro di ben 7 anni, è stata prolungata dal decreto. Una possibilità in più di anticipare la pensione, che sarà attiva fino al 2026.

Isopensione fino al 2026, ecco cos’è

Isopensione, pensione anticipata a 60 anni o programma di esodo. La misura viene chiamata in vari modi, ma non cambia l’effetto. La misura va in favore di quanti si trovano a 7 anni dalla pensione. La misura che doveva scadere il 31 dicembre 2023, è stata prorogata col decreto Milleproroghe. La misura introdotta con la legge n° 92 del 28 giugno 2012, precisamente all’articolo numenrio 4, non è una vera e propria pensione. Si tratti di un assegno di accompagnamento alla pensione, erogato come fosse una normale pensione, ma finanziato dall’azienda. Quest’ultima deve trovare una intesa coi sindacati più rappresentativi, per avviare questo processo che porta al pensionamento dei dipendenti più vicini alla pensione in una specie di esodo aziendale incentivato. Non ci sono differenze tra settori di attività, perché la misura è aperta a tutte le aziende, ma a condizione che abbiano almeno 15 dipendenti in organico.

Come si calcola l’isopensione

ispoensione

Aziende con almeno 15 dipendenti, al netto però di apprendisti e di dipendenti assunti con contratto di reinserimento. Possono andare in pensione quanti si trovano a 7 anni dal compimento dei 67 anni di età per la pensione di vecchiaia. Ma anche chi si trova a 7 anni dalla pensione anticipata. Ed in effetti l’assegno erogato dura proprio fino al raggiungimento della pensione vera e propria. L’isopensione viene pagata dall’INPS e finanziata dal datore di lavoro. La pensione è calcolata alla data di uscita come fosse un normale assegno previdenziale, comprensivo di tredicesima.