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Pensioni più alte

Pensioni più alte nel 2023, cambiano al rialzo coefficienti di trasformazione

Pensioni più alte nel 2023 per chi accede grazie all’aumento dei coefficienti di trasformazione per il biennio 2023/2024.

Nel 2023 ci aspettano pensioni più alte grazie al cambio dei coefficienti di trasformazione che si alzano. Ma cosa sono i coefficienti di trasformazione e come cambiano? Si tratta di un valore essenziale per la pensione calcolata con il sistema contributivo.

Per la quota contributiva della pensione, infatti, si prende a riferimento il montante contributivo. Ovvero l’ammontare, in soldi, dei contributi versati. E per trasformarlo nella pensione annua che il lavoratore percepirà si applica un valore. Il coefficiente di trasformazione. Che è tanto più conveniente quanto più è avanzata l’età di accesso alla quiescenza.

Il coefficiente di trasformazione è determinante per le pensioni più alte

Si tratta di un valore che è determinante nel calcolo e molto spesso spinge il lavoratore a rimandare il pensionamento. Un anno in più di età significa un calcolo più conveniente dell’assegno.

I coefficienti in questione vengono rivalutati ogni due anni. E dopo quelli rimasti in vigore per il biennio 2021/2022, nel 2023 cambiano. Per fortuna dei lavoratori al rialzo.

Comunicati con il DD dell’1 dicembre 2022 i nuovi coefficienti di trasformazione per il 2023/2024 che variano nel seguente modo:

  • a 57 anni passa dall’attuale 4,186% al 4,270%
  • a 58 anni passa dall’attuale 4,289% al 4,378%
  • a 59 anni passa dall’attuale 4,399% al 4,493%
  • a 60 anni passa dall’attuale 4,515% al 4,615%
  • a 61 anni passi dall’attuale 4,639% al 4,744%
  • a 62 anni passa dall’attuale 4,770% al 4,882%
  • a 63 anni passa dall’attuale 4,910% al 5,028%
  • a 64 anni passa dall’attuale 5,060% al 5,184%
  • a 65 anni passa dall’attuale 5,220% al 5,352%
  • a 66 anni passa dall’attuale 5,391% al 5,531%
  • a 67 anni passa dall’attuale 5,575% al 5,723%
  • a 68 anni passa dall’attuale 5,772% al 5,931%
  • a 69 anni passa dall’attuale 5,985% al 6,154%
  • a 70 anni passa dall’attuale 6,215% al 6,395%
  • a 71 anni passa dall’attuale 6,466% al 6,655%.

Questo determinerà un calcolo maggiormente favorevole per chi andrà in pensione nel prossimo biennio. Con coefficienti che non sono mai stati così alti prima di adesso. Andare in pensione nel prossimo biennio, quindi, sarà maggiomente conveniente.