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Crowdfunding

Come guadagnare col Crowdfunding

Una volta c’erano i mecenati, poi coi tempi moderni sono arrivati gli sponsor, da una quindicina d’anni più o meno lo stesso concetto, è racchiuso nel termine crowdfunding, che tradotto dall’inglese in italiano, suona come finanziamento da parte della gente.

In estrema sintesi, qualunque sia il progetto che una persona ha in mente, in qualunque settore, esistono piattaforme dedicate, che raccolgono fondi per finanziare praticamente qualunque tipo di attività.

A decidere se vale la pena o meno finanziare un determinato progetto, è semplicemente la gente, che di volta in volta decide di investire in un tale progetto, di credere alla sua effettiva realizzazione.

Il Progetto

Progetto che solitamente verrà realizzato al raggiungimento dell’obiettivo economico minimo richiesto, che dovete scegliere con estremo raziocinio, senza abbandonarvi a voli pindarici.

In molte piattaforme se non raggiungete l’obiettivo, ad esempio, i soldi tornano ai legittimi proprietari a meno che non siate voi stessi a mettere la differenza.

Esistono comunque tra le tante piattaforme di crowdfunding, varie opzioni, tra cui quella in ogni caso di prendere i fondi anche se l’obiettivo minimo non è stato raggiunto.

Le piattaforme che permettono il crowdfunding trattengono ovviamente una percentuale variabile al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, quindi quando decidete la somma che vi serve per realizzare il vostro progetto dovete tener conto anche di questo aspetto.

Aspetto fondamentale del crowdfunding sono le ricompense per chi crede in un determinato progetto. Le ricompense per gli investitori variano a seconda del settore d’interesse.

Si va dalla copia fisica se si tratta ad esempio della realizzazione di un disco, un libro, di biglietti se si tratta di un evento, di azioni se si tratta di una start up, e cos’ via.

Come impostare una campagna crowdfunding

Alcuni nostri consigli per realizzare una campagna crowdfunding di successo. Verificate per prima cosa se il vostro progetto è effettivamente realizzabile ovvero finanziabile. Non tentate la fortuna, il rischio è che la vostra idea venga bruciata, assieme al vostro entusiasmo.

Quindi fate bene attenzione alla nicchia di mercato di vostro riferimento per accettarvi della fattibilità della vostra idea. Studiate e cercate bene di capire ogni aspetto, prima di lanciarvi in una campagna di raccolta fondi.

Scegliete la piattaforma crowdfunding relativa al vostro settore d’interesse. Il consiglio è di evitare le piattaforme sin troppo generaliste, con progetti provenienti da ambiti diversi e di rivolgersi decisi nella piattaforma più pertinente e affine al vostro progetto.

Fate comunità, squadra, con la piattaforma che scegliete, fate fatti, non parole, insomma, finanziate prima di provare a farvi finanziare, uno o più, dei tanti progetti che sicuramente saranno di vostro interesse.

Il concetto di comunità è infatti molto importante. Un piccolo esempio: se io sono un’artista è molto meglio che esponga il mio progetto di una futura mostra ad appassionati di pittura e all’arte in generale, piuttosto che in una piattaforma dove si finanziano anche aziende agricole.

L’Investimento

Presentare il progetto nella maniera più dettagliata possibile è un altro step fondamentale. Chi investe dei soldi vuole conoscere per filo e per segno cosa sta andando a finanziare. Di qualunque cosa si tratti. A maggior ragione se l’investimento è per il lancio di una start up.

Piccola postilla. Il crowdfunding in questo caso, visto dalla parte dell’investitore, non trattandosi di un bene fatto e finito, ma di un vero e proprio investimento, può rivelarsi un affare in termini economici. Della serie io metto dieci adesso, per prendere cento domani.

Offrite ricompense accattivanti ma soprattutto variegate, siate quanto più originali possibili. Poi ovviamente questo dipende anche dal settore, ma in questo campo l’originalità paga sempre, a trecento sessanta gradi.

Non lasciate il vostro progetto da solo nella piattaforma che avete scelto, seguitelo fino alla fine della campagna, pubblicizzandolo quanto più potete. Investendo anche dei soldi se occorre e se il vostro budget lo consente.

Ringraziate tutti i vostri finanziatori nei vostri canali social, che man mano aderiscono alla campagna. Sia per senso di gratitudine, sia per far vedere agli indecisi, che molta gente crede in voi e ha scommesso sul vostro progetto.

Piattaforme Italiane e non..

Sono tante le piattaforme crowdfunding che sono nate negli anni. Ce ne sono praticamente di tutti i tipi, per ogni progetto e per ogni finanziatore che vuol provare a fare un investimento che si riveli vantaggioso nel tempo.

Produzioni dal basso è la prima piattaforma crowdfunding lanciata in Italia. Molto eterogenea, ma ascrivibile principalmente al mondo dell’arte e della cultura. Ideale quindi per chi è di questo settore.

DeRew, sempre italiana, oltre al mondo dell’arte, si occupa anche di No-Profit, associazioni ed enti del terzo settore. Eppela, offre addirittura formule di cofinanziamento dei progetti da parte di aziende, fondazioni e istituzioni, fino ad un massimo del 50% del loro budget.

Italiana è anche Starsup, piattaforma dedicata in primis alle Piccole e Medie Imprese e alle Start Up. La piattaforma in pratica, ideale per chi vuole investire e guadagnare col crowdfunding. Buonacausa è invece dedicata principalmente a progetti umanitari ed è totalmente gratuita, non prevede alcuna commissione.

Fuori dall’Italia, il primo nome è sicuramente Kickstarter, in poche parole, la piattaforma di crowdfunding più famosa nel mondo, attiva anche da noi dal 2015. L’arte nelle sue varie forme è il suo campo principale. Così come per Ulule, la più famosa a livello europeo.

Indiegogo, anche essa molto famosa, si fa notare per il suo Marketplace, un canale sicuramente utile per la vendita del prodotto una volta realizzato, sfruttando la sua grande visibilità a livello internazionale.

Patreon è una delle ultime novità in fatto di crowdfunding. La differenza rispetto ad altre piattaforme è data dalla possibilità di abbonamento, per usufruire di materiale inedito ed esclusivo. Arrivato da poco anche in Italia, al momento è usato per lo più da freelance, scrittori, artisti musicali,e modelle.