CCSNews
Prestito conto corrente

Posso avere un prestito senza avere un conto corrente? Ecco la risposta

Oggigiorno un conto corrente permette, tra i vari adempimenti quotidiani, di richiedere un prestito oppure un mutuo. Insomma, pare davvero uno strumento finanziario imprescindibile. Ma alcune persone non possono disporne. 

Prestito senza conto corrente: perché le banche sono fiscali

In via generale non c’è alcun obbligo di detenere un conto corrente per avanzare domanda di prestito. Il problema sorge nell’istante in cui l’istituto di credito prevede l’addebito diretto sul conto come unica modalità di rimborso. Solitamente le banche lo impongono per diversi motivi. Anzitutto, addebitare gli importi in modalità automatica risulta più sicuro e semplice, piuttosto che gestire mensilmente dei bollettini o dei pagamenti in contanti.

Inoltre, l’erogazione di un mutuo è un ottimo pretesto per indurre il sottoscrittore ad aprire un conto corrente. Soprattutto, però, le banche intendono rispettare il quadro normativo anti-riciclaggio, in base al quale sono previste maggiori limitazioni sull’uso del contante. Insomma, la principale ragione è di natura legale. 

Ad ogni modo esistono delle soluzioni per aggirare l’ostacolo ed ottenere un prestito senza conto corrente. La più comune è accettare una cessione del quinto dello stipendio o della pensione. La cessione ha connaturate delle peculiarità: non richiede uno storico creditizio e non prevede il pagamento delle rate da parte del cliente.

Le alternative

Sarà infatti il datore di lavoro a trattenere mensilmente la somma da corrispondere ed a girarlo alla finanziaria. La restituzione dell’importo accordato può avvenire mediante assegno circolare, che il soggetto debitore andrà a cambiare in contanti in banca. Un iter piuttosto comodo, sebbene le attuali leggi in vigore su suolo italiano limitano sensibilmente la circolazione di denaro liquido.  

Una seconda via riguarda le carte prepagate con IBAN. Tali prodotti consentono un’operatività quasi completa: danno modo di effettuare pagamenti e ricevere bonifici. Infine, c’è la possibilità di presentare domanda di erogazione su un conto deposito o tramite un bonifico domiciliato presso un ufficio postale. 

LEGGI ANCHE: